Affinché uno strumento possa trasformarsi
in un supporto concreto al fine di agevolare l’incremento dell’efficienza
energetica – ed i conseguenti risparmi – in un settore che rappresenta una
quota importante dei consumi energetici nazionali come la Pubblica
Amministrazione, è essenziale che l’iniziativa sia accompagnata da un’ottima
campagna di comunicazione. Ed è proprio sulla scorta del vecchio meccanismo e
dei suoi difetti che oggi, a completamento del quadro normativo degli incentivi
dedicati all'efficienza energetica ed alle rinnovabili termiche, troviamo il
Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio come da DM del 16 febbraio 2016.
Molte le novità, legate da un duplice denominatore comune: rapidità e
semplicità.
Disponibili 900 milioni di euro, destinati
per circa il 78% ai privati ed il restante 22% alla Pubblica Amministrazione,
protagonista della prima novità: la categoria infatti si arricchisce con
l’inclusione delle cooperative sociali e delle società di patrimonio pubblico
tra i profili che potranno richiedere l’incentivo. Agevolare tutto il comparto
della PA, dove la vera sfida è quella di indurre l’avvio di un processo di
ricerca e sviluppo affinché le strutture si dotino delle competenze tecniche
necessarie per implementare la progettazione di interventi di efficientemente
essenziali, è fondamentale: il patrimonio edilizio residenziale nazionale - per
la maggior parte dei casi - risale ad oltre quarantanni fa e, in quanto tale,
particolarmente energivoro.
Per avviare piani di ristrutturazione e di
riqualificazione della PA è importante che i beneficiari dell’incentivo siano
messi nelle condizioni di poter accedervi facilmente. In risposta a
quest’esigenza, il nuovo Conto Termico prevede una procedura di prenotazione
dell’incentivo semplificata ed una più rapida erogazione dello stesso dalla
conclusione della procedura (90 giorni anziché i vecchi 180). In più, per
rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che ne
beneficeranno, la corresponsione dell’incentivo, per importi non superiori a
5.000 euro, verrà effettuata in un’unica rata.
Ad uso esclusivo delle PA, inoltre, sono
stati introdotte nuove tipologie di intervento agevolabili, accompagnate dall’incremento
della copertura dell’investimento: gli edifici nZEB (Nearly Zero Energy
Building o Edifici a Energia Quasi Zero)
rientreranno ai fini dell’accesso all’incentivo per il 65% del costo complessivo
e la spesa legata alla diagnosi energetica sarà invece incentivabile al 100% (il
50% riservata ai privati). Stesse condizioni per gli interventi volti alla
sostituzione dei sistemi per l’illuminazione attraverso l’utilizzo di
dispositivi efficienti per gli edifici della pubblica amministrazione. Infine,
si aggiungono tra le novità dedicate rientranti nel Conto Termico, i sistemi di
termoregolazione contabilizzazione del calore e le tecnologia adottate nel
settore della building automation.
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