12.20.2016
11.21.2016
Efficienza, il ruolo centrale di Regioni e Comuni
Le azioni concrete in materia di efficienza energetica e sostenibilità proseguono e la Regione Lombardia si conferma capofila delle iniziative a favore della green economy.
Dopo il Pear (Programma energetico ambientale della Regione) ed il progetto Trend dedicato alle Pmi del settore manifatturiero, seguito dal più recente Programma regionale per l'efficientamento energetico delle Pmi, destinato ad avviare le diagnosi energetiche o l'adozione dei sistemi di gestione ISO 50001, la Regione Lombardia ha pubblicato nei giorni scorsi un nuovo bando.
L'azione approvata dalla Giunta metterà a disposizione 20 milioni di euro a fondo perduto per il miglioramento dell'efficienza energetica delle reti d'illuminazione pubblica e per la diffusione di servizi tecnologici integrati sul territorio lombardo.
Gli interventi dovranno essere realizzati all'interno di un progetto di riqualificazione urbana che permetta di conseguire risparmi energetici attraverso l'installazione di c.d. pali intelligenti che, oltre a garantire efficienza, sono in grado di erogare servizi tecnologici integrati come telecontrollo, autolettura dei contatori, ricarica di auto elettriche, ecc. I destinatari del bando sono tutti i comuni lombardi, anche in forma associata o aggregata.
Oltre alle azioni virtuose promosse a livello regionale, esistono numerosi strumenti messi a disposizione dal legislatore che possono contribuire in maniera efficace all'utilizzo razionale dell'energia nell'ambito degli obiettivi di sviluppo locale.
A questo proposito, è importante evidenziare che sono le amministrazioni locali, in virtù della loro vicinanza al cittadino, a godere di una posizione ideale per poter promuovere, in maniera diretta, le iniziative volte allo sviluppo del risparmio energetico ed all'utilizzo di fonti ad energia rinnovabile. Uno degli strumenti di pianificazione urbana previsto dalla normativa nazionale è il Piano Energetico Comunale (Pec) - obbligatorio per i comuni con oltre 50.000 abitanti - che consente di misurare ed analizzare i consumi di energia e di emissioni di CO2 suddivisi per settore, al fine di individuare opportuni interventi di efficientamento energetico.
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10.21.2016
E-mobility: efficienza energetica nel settore trasporti
Gli obiettivi contenuti nel Pacchetto per il clima e
l'energia 2020 e gli impegni assunti con la SEN (Strategia Energetica
Nazionale) vedono tra i protagonisti il settore dei trasporti, che comprende la
mobilità delle persone e delle merci e che, con 38 Mtep, pesa per 1/3 sul
consumo nazionale di energia.
L’obiettivo ambizioso di risparmio energetico legato ai
trasporti, fissato a 5,5 Mtep al 2020, è certamente
conseguibile migliorando l’efficienza energetica del settore e,
conseguentemente, riducendo le emissioni di gas serra. Ad oggi, la riduzione
delle emissioni di CO2 degli ultimi anni è imputabile in primis
all’efficientemento dei motori diesel e, in secondo luogo, al maggiore utilizzo
dei veicoli elettrici o alimentati con gas metano e GPL.
Rientrano in quest’ambito anche i Sistemi di Trasporto
Intelligenti (c.d. ITS – Intelligent Transport Systems) che, attraverso una
gestione integrata della mobilità e dell’informazione si prestano ad orientare
l’utenza verso modalità di trasporto più sicure ed energicamente efficienti.
In
termini di vantaggi energetici, la rete dei treni ad Alta Velocità sta registrando
una crescita lenta a fronte dei progressi in atto nel campo dell’ingegneria
civile e dell’impiantistica dell’efficienza aeroportuale, ambito in cui si registrano progressi in termini di efficientamento.
Per quanto riguarda il trend di utilizzo delle auto
elettriche, l’Italia occupa ancora una posizione marginale rispetto all’Europa. Tra le cause spicca l'elevato prezzo d’acquisto dei veicoli, anche se il risparmio potenziale seguito dagli incentivi statali a copertura dei
costi e dagli sconti su bollo ed assicurazione fanno sì che questo mercato si
stia sviluppando anche nel nostro Paese.
Infine, oltre all’ormai consolidato successo del car
sharing, risulta in crescita l’utilizzo di veicoli elettrici nei servizi di
trasporto pubblico locale: infatti, sono stati fatti diversi investimenti
pubblici per consentire il graduale rinnovo dei mezzi in questione, i cui oneri
vengono compensati nel corso della vita utile degli stessi grazie ai risparmi
sul costo dell’energia, che incidono in maniera significativa in condizioni di
utilizzo intensivo di questi veicoli.
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9.21.2016
La certificazione energetica: un'opportunità per ESCo ed EGE
Allocare nuove risorse a disposizione degli enti pubblici locali affinché possano sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle Pmi e renderne più efficienti i consumi: è questo lo scopo del bando 2016 annunciato dal ministero dello Sviluppo Economico e del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che destina a Regioni, Province e Comuni 15 milioni di euro per il cofinanziamento di programmi volti ad incentivare gli audit energetici o l'adozione di sistemi di gestione dell'energia conformi alla norma ISO 50001 ai sensi dell'articolo 8, comma 9 del D.Lgs. n. 102/2014.
Questi fondi vanno a sommarsi agli oltre 9,8 milioni elargiti nel 2015 dal ministero dello Sviluppo per un totale di quasi 20 milioni di euro. Nel complesso, quindi, sono stati stanziati oltre 30 milioni di euro a copertura del 50% dei costi destinati alla realizzazione delle diagnosi energetiche relative ai programmi che verranno presentati entro il 15 ottobre 2016.
Al fine di valutare e coordinare l'attività di un sistema di gestione dei risparmi energetici, la pratica di diagnosi o audit svolge un ruolo essenziale. Quest'ultima è fortemente connessa alle novità normative in tema di efficienza energetica di quest'anno, che coinvolgono le società che forniscono servizi energetici (ESCo) e gli esperti in gestione dell'energia (EGE).
Tra le novità introdotte dal D.Lgs. n. 102/2014 - che recepisce la Direttiva Ue 2012/27/UE sull'efficienza energetica - ricordiamo gli obblighi di certificazione relativi ai soggetti abilitati alla redazione degli audit energetici.
Nello specifico, l'audit energetico potrà essere effettuato solo da Ege certificati ai sensi della norma UNI CEI 11339 e da Esco certificate secondo quanto previsto dalla UNI CEI 11352.
L'obbligo di certificazione comporta una serie di vantaggi per le Esco, tra cui la possibilità di svolgere diagnosi certificate nel pieno rispetto degli standard UNI CEI 16427 ed UNI CEI TR 11428, partecipare a gare che richiedono la certificazione UNI 11352 ed, infine, accedere al meccanismo di incentivazione nazionale dei Titoli di Efficienza Energetica.
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7.19.2016
Licenza di efficientare la PA: il nuovo conto termico
Affinché uno strumento possa trasformarsi
in un supporto concreto al fine di agevolare l’incremento dell’efficienza
energetica – ed i conseguenti risparmi – in un settore che rappresenta una
quota importante dei consumi energetici nazionali come la Pubblica
Amministrazione, è essenziale che l’iniziativa sia accompagnata da un’ottima
campagna di comunicazione. Ed è proprio sulla scorta del vecchio meccanismo e
dei suoi difetti che oggi, a completamento del quadro normativo degli incentivi
dedicati all'efficienza energetica ed alle rinnovabili termiche, troviamo il
Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio come da DM del 16 febbraio 2016.
Molte le novità, legate da un duplice denominatore comune: rapidità e
semplicità.
Disponibili 900 milioni di euro, destinati
per circa il 78% ai privati ed il restante 22% alla Pubblica Amministrazione,
protagonista della prima novità: la categoria infatti si arricchisce con
l’inclusione delle cooperative sociali e delle società di patrimonio pubblico
tra i profili che potranno richiedere l’incentivo. Agevolare tutto il comparto
della PA, dove la vera sfida è quella di indurre l’avvio di un processo di
ricerca e sviluppo affinché le strutture si dotino delle competenze tecniche
necessarie per implementare la progettazione di interventi di efficientemente
essenziali, è fondamentale: il patrimonio edilizio residenziale nazionale - per
la maggior parte dei casi - risale ad oltre quarantanni fa e, in quanto tale,
particolarmente energivoro.
Per avviare piani di ristrutturazione e di
riqualificazione della PA è importante che i beneficiari dell’incentivo siano
messi nelle condizioni di poter accedervi facilmente. In risposta a
quest’esigenza, il nuovo Conto Termico prevede una procedura di prenotazione
dell’incentivo semplificata ed una più rapida erogazione dello stesso dalla
conclusione della procedura (90 giorni anziché i vecchi 180). In più, per
rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che ne
beneficeranno, la corresponsione dell’incentivo, per importi non superiori a
5.000 euro, verrà effettuata in un’unica rata.
Ad uso esclusivo delle PA, inoltre, sono
stati introdotte nuove tipologie di intervento agevolabili, accompagnate dall’incremento
della copertura dell’investimento: gli edifici nZEB (Nearly Zero Energy
Building o Edifici a Energia Quasi Zero)
rientreranno ai fini dell’accesso all’incentivo per il 65% del costo complessivo
e la spesa legata alla diagnosi energetica sarà invece incentivabile al 100% (il
50% riservata ai privati). Stesse condizioni per gli interventi volti alla
sostituzione dei sistemi per l’illuminazione attraverso l’utilizzo di
dispositivi efficienti per gli edifici della pubblica amministrazione. Infine,
si aggiungono tra le novità dedicate rientranti nel Conto Termico, i sistemi di
termoregolazione contabilizzazione del calore e le tecnologia adottate nel
settore della building automation.
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6.17.2016
Efficienza, industria italiana medaglia d’argento per gli investimenti
Da quanto emerso in fase di presentazione dell' Energy Efficiency Report, a fronte di una spesa di 5,63 miliardi di euro investiti nel corso del 2015 dagli operatori nell'ambito dell'efficienza energetica, l'industria italiana occupa il secondo posto con 1,8 miliardi di euro (32% del totale), alle spalle del comparto residenziale che conta investimenti per 3 miliardi di euro (53%). Medaglia di bronzo per terziario ed uffici, settore che comprende anche la Pubblica Amministrazione. In dettaglio, se si analizza il valore complessivo della spesa nei sette settori campione considerati come altamente energivori, pari a 1,3 miliardi di euro, oltre il 50% degli investimenti realizzati previene dal settore metallurgico.
Da segnalare l'interessante evoluzione nel residenziale: restringendo il campo a Gdo e hotel, l'ammontare complessivo delle risorse finanziarie impiegate si riduce a 130 milioni di euro e, escludendo gli interventi di efficientamento dei sistemi di illuminazione, che coprono il 50% del totale disponibile, è interessante notare che la Gdo ha destinato ben 12,6 milioni di euro a progetti di efficientamento legati ai sistemi di refrigerazione, indirizzati soprattutto allo stesso settore.
Per quanto riguarda la tipologia di investimento, il capofila resta l'industria metallurgica, settore in cui il 90% del totale delle risorse realizzate (316,9 milioni di euro) vede direttamente l'operatore industriale intervenire sui propri processi core, seguita dal cartario (94% su investimenti pari a 170,8 milioni di euro), dai produttori di materiale per l'edilizia (90% su 143 milioni di euro), dal settore del vetro e della ceramica (90% su 130 milioni di euro), dalla meccanica (60% su 107,7 milioni di euro), dal settore chimico (70% su 97,9 milioni di euro) ed, infine, dall'alimentare con il 53% degli interventi self made (73,9 milioni di euro).
Molto più basso il volume d'affari relativo agli interventi sulla linea di produzione dell'industria alimentare da parte delle Energy Service Company, trattandosi di un c.d. "fattore critico di successo" che, in quanto tale, rientra nelle ragioni per cui gli industriali preferiscono rivolgersi ad un fornitore di tecnologia - sfruttando il know-how del proprio ufficio tecnico - e realizzare "in casa" il proprio intervento di efficientamento.
La conoscenza delle specificità tecniche rappresenta uno degli elementi essenziali per l'industriale: infatti, se quest'ultimo dovesse continuare a percepire la ESCo come "esterna" rispetto al proprio settore e i risparmi energetici come non essenziali e se le competenze non dovessero evidenziare un forte vantaggio competitivo, gli operatori continueranno a seguire questa linea. Migliore, invece, la percentuale di investimenti relativi alle attività non core, che arrivano al 40% per un valore pari a 155,9 milioni di euro, che favoriscono le ESCo.
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5.20.2016
Italia ed efficienza energetica: un'accoppiata vincente
In base alle ultime stime l’Italia gode di
un buon posizionamento nel campo dell’efficienza energetica: il decreto
legislativo n. 102/2014 - di recepimento della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza
energetica – ed il PAEE hanno, infatti, stimolato la diffusione
dell’efficienza, rafforzando misure già esistenti e introducendo nuovi
strumenti volti alla promozione del miglioramento negli usi energetici sul
territorio nazionale.
Seppur molti degli investimenti in questo settore consentano di trarre indubbi benefici, è difficile persuadere gli
imprenditori a cambiare il proprio processo produttivo collaudato a favore di
investimenti a lungo termine contando sugli strumenti messi a disposizione a
livello normativo (es. diagnosi energetiche, sistemi di gestione dell’energia…) e dal mercato (es. IPMVP, il protocollo internazionale di misura e verifica dei
risultati). Tra le ragioni economiche che spingono a farlo occupano un posto di rilievo l’entità dei risparmi
che ne conseguiranno – in termini di consumi energetici - e le tempistiche di
ritorno economico dell’investimento.
Le risorse finanziarie che generano il payback sull'investimento iniziale sono costituite dai flussi di cassa derivanti dai
risparmi conseguiti in termini di riduzione della spesa per l’acquisto delle
fonti energetiche ed eventuali meccanismi di incentivazione (ad esempio i
Titoli di Efficienza Energetica, il cui meccanismo verrà sottoposto ad una
serie di aggiornamenti normativi).
Definiti (post diagnosi) gli interventi
attuabili, poter contare su una previsione dettagliata dei risparmi energetici
conseguibili in seguito all'intervento e avere chiaro il risparmio economico
atteso sono due degli elementi fondamentali
del processo decisionale, pur trattandosi di dati caratterizzati da una
forte componente aleatoria in quanto soggetti ad una serie di rischi.
Nel corso dell'ultimo decennio sono stati
investiti più di 100 miliardi di euro in rinnovabili ed efficienza energetica;
le necessità finanziarie degli operatori sono state colmate dando vita a best
practice e modalità di finanziamento pubbliche e private. Non siamo di fronte
ad un problema di liquidità: c’è chi ha fatto dell’efficienza energetica il
proprio core business, superando i motivi etici e sociali che spingono ad
investire in questo campo, ma continuano ad esserci limiti informativi ed
economico-culturali che non permettono al settore in questione di decollare.
Permangono le barriere in entrata per l’accesso al credito da parte del sistema
bancario, sistemi incentivanti talvolta poco efficienti, politiche nazionali
poco sfidanti e difficoltà legate alla promozione di interventi di efficienza
ambiziosi e di qualità, i quali potrebbero dare un contributo strategico alla
filiera, stimolandola e dotandola di maggiore appeal.
Tra gli aspetti positivi, invece, spicca l’emanazione
dei decreti attesi entro l’anno, relativi alla riqualificazione energetica
degli immobili della PA, l’aggiornamento delle Linee Guida sui Titoli di
Efficienza Energetica – che fisserà i nuovi obiettivi quantitativi nazionali di
risparmio energetico - ed il decreto attuativo relativo all'istituzione del
Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, istituito presso il MISE dal
decreto n. 102/2014.
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Il team di efficiencycloud
4.26.2016
Gare gas ed obblighi efficienza, aspetti ancora da chiarire
La normativa che disciplina i criteri per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas a livello nazionale, di cui al decreto ministeriale n. 226/2011, presenta una serie di aspetti ancora da chiarire. In particolare, tra i criteri di aggiudicazione delle gare troviamo un elenco di condizioni, tra cui spicca quella prevista all'interno dell'art. 13, comma 1, lettera e. La norma in questione crea un obbligo in capo al distributore aggiudicante dell'Atem - Ambito Territoriale Minimo- vincolando quest'ultimo alla realizzazione di investimenti nel campo dell'efficienza energetica al fine di conseguire 5 dei 28 punti massimi previsti dal suddetto decreto e necessari al soddisfacimento delle condizioni economiche dello stesso.
I distributori, già sottoposti al raggiungimento degli obiettivi nazionali annuali previsti dal decreto ministeriale del 12 dicembre 2012 c.d. Certificati Bianchi, saranno dunque tenuti al rispetto degli impegni assunti in sede di gara promuovendo interventi di efficientamento volti alla riduzione dei consumi di energia all'interno dell'Atem gestito e, condizione imprescindibile, che generino TEE.
La cogenza legata alla realizzazione di interventi di efficienza sul territorio degli enti locali concedenti presenta, in realtà, una deroga: il gestore subentrante, infatti, può ottemperare agli impegni in termini di TEE addizionali anche acquistandoli, fatta salva la provenienza dei titoli che dovranno derivare da progetti di riduzione dei consumi all'interno dell'ambito. Ad oggi non sono state ancora definite le procedure operative che chiariscano le modalità con le quali i distributori potranno adempiere all'obbligo e, soprattutto, seppur la normativa preveda sanzioni nel caso di mancato raggiungimento del numero di TEE addizionali da parte del distributore - oltre ad una penale - non è chiaro se questi due provvedimenti amministrativi estinguano o meno l'obbligo.
L'approvazione in via definitiva del decreto Milleproroghe 2016 ha avuto un impatto anche sulle gare gas, i cui bandi partiranno a luglio. Pertanto, risulta cruciale poter disporre in primis di chiarimenti da parte del legislatore affinché la normativa non si presti a più interpretazioni ed essere in grado di individuare sul territorio nazionale gli interventi presentabili in sede di gara. Mappare i progetti di efficienza nazionali
ad oggi attivi, conoscere gli operatori ed identificare eventuali partner
all’interno degli ambiti d’interesse è uno degli obiettivi della piattaforma
web.efficiencycloud.it, che consente ai partecipanti alle gare d’ambito di
usufruire di una valutazione economica concreta in sede di predisposizione
della propria offerta economica.
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Il team di efficiencycloud
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decreto ministeriale del 12 dicembre 2012,
distribuzione gas,
gare gas,
mappare progetti efficienza,
milleproroghe 2016
3.18.2016
Eu-Merci, sulla necessità di diffondere buone pratiche di efficienza
E' stato lanciato nelle scorse settimane il progetto EU-MERCI finanziato con i fondi comunitari
destinati al programma Horizon
2020, con l'ambizione di creare un ampio ed esaustivo database di buone pratiche riferite a interventi realizzati
in diversi Paesi europei nel settore industriale. Lo scopo della ricerca è
quello di fornire informazioni
e diffondere la cultura dell'efficienza energetica fra i possibili beneficiari, ispirando
così comportamenti virtuosi e processi emulativi, comparando le esperienze raccolte
in tutta Europa. Inoltre, il database potrà fornire utili indicazioni ai policy maker impegnati a
delineare percorsi legislativi di promozione e sostegno all'uso
razionale delle risorse energetiche. EU-MERCI è un progetto ambizioso ed
innovativo che fa ben sperare per il futuro del settore in vista del
raggiungimento degli obiettivi al 2020. La mission dell'iniziativa tocca temi
di attualità strategici per il futuro degli operatori.
Come accennato in un post precedente, recentemente alcuni operatori italiani del settore hanno risposto ad un survey fornendo alcune indicazioni che sembrano aver ispirato il concept del progetto EU-MERCI. In primo luogo, l'ambito di interesse si focalizza all'interno del panorama industriale, a scapito del terziario e del residenziale, da cui si deduce che l'efficientamento è incentrato su attività a più alto indice energetico. In secondo luogo, rispetto ai cambiamenti che si vorrebbero introdurre nel settore, la metà degli intervistati ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale fra i beneficiari degli interventi.
Sappiamo, infatti, che non basta introdurre obblighi per la realizzazione di diagnosi energetiche fra i soggetti energivori per avere la certezza che a seguano interventi concreti. E' anche necessario infondere fiducia, know how e supporto ai decision maker aziendali e agli energy manager proprio attraverso l'esperienza condivisa da altri soggetti europei con analoghe caratteristiche merceologiche. Del resto il panorama dell'efficienza energetica è in continua evoluzione da molti punti i vista (tecnologico, finanziario, normativo) ed è influenzato anche da driver esterni (prezzo dei vettori energetici in primis) con una complessità crescente.
La condivisione di best practice, inoltre, rientra tra gli obiettivi della piattaforma web.efficiencycloud, che di recente ha aggiornato il relativo portale prevedendo un'apposita sezione dedicata allo scambio e alla diffusione di soluzioni innovative da mettere a disposizione di tutti gli utenti della community.
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Il team di efficiencycloud
2.25.2016
DECRETO 22 DICEMBRE 2015 | UN COMMENTO LEGALE
Revoca e aggiornamento delle schede tecniche del meccanismo di incentivazione dei certificati bianchi. (16A00073) (GU Serie Generale n.7 del 11-1-2016)
Il decreto ministeriale del 22 dicembre 2015 prevede (non troppo chiaramente) che "per gli interventi realizzati negli ambiti di applicazione delle schede tecniche citate, è fatto comunque salvo l'accesso anche in futuro al meccanismo dei certificati bianchi attraverso il differente metodo di valutazione dei risparmi denominato «a consuntivo», tutelando, pertanto, gli investimenti eventualmente già pianificati" (cfr. ultimo "considerato").
Pare, quindi, che la revoca delle schede non possa in nessun caso avere effetto retroattivo sui progetti già approvati, i quali dovrebbero continuare a ricevere i titoli fino alla scadenza del quinquennio (salvo poi poter essere ripresentati - in futuro e in assenza della sopravvenienza di nuove schede tecniche - con metodi di valutazione a consuntivo). Del pari, le nuove schede tecniche – tuttora in corso di redazione – dovrebbero potersi applicare solo a progetti presentati dopo la loro entrata in vigore.
Indicazioni maggiormente dettagliate circa il regime di efficacia temporale delle schede tecniche potrebbero, in ogni caso, essere fornite in occasione dell’emanazione del Decreto interministeriale di aggiornamento delle “Linee guida per la preparazione, esecuzione e valutazione dei progetti e per la definizione dei criteri e delle modalità per il rilascio dei certificati bianchi”, che il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’ambiente sono stati recentemente intimati a emanare dal Tar Lazio, sez. III, con la sentenza 18 febbraio 2016, n. 2169, entro il termine di 120 giorni dalla comunicazione amministrativa o dalla notifica ad istanza di parte della decisione medesima.
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2.12.2016
Efficiencycloud survey: la parola agli operatori dell'efficienza energetica
Con un survey composto da poche domande sottoposto agli oltre 140 partecipanti al primo efficiencycloud-day si è cercato di tastare
il polso di un campione rappresentativo della filiera dell’efficienza italiana
ed europea.
Alla domanda relativa ai cambiamenti
da apportare nel panorama dell’efficienza energetica, il 30% del campione
auspica una maggiore chiarezza normativa; il 14% una migliore accessibilità a
strumenti di finanziamento, mentre il 16% chiede maggiori occasioni di
networking e di condivisione di best practice.
La vera sorpresa, invece, risiede nella risposta
che ha generato il maggior numero di consensi: in circa la metà dei questionari
è stato indicato come auspicabile un cambiamento culturale da parte dei
beneficiari degli interventi. Questa affermazione indica che nel nostro Paese,
nonostante il peso della bolletta energetica su famiglie e imprese sia maggiore
rispetto a molte altre nazioni europee, non vi è ancora un’adeguata attenzione
rispetto ai temi del risparmio e della sostenibilità. Viene, quindi, da chiedersi
se sia più opportuno concentrarsi sulle misure a sostegno dell’efficienza o se
la questione debba essere inquadrata da un punto di vista più ampio, che parta
dall’educazione e dal coinvolgimento dei consumatori di energia rispetto alle
tematiche ambientali volte a superare la mancanza di informazioni o, ancor
peggio, la diffidenza al cambiamento.
Vale la pena sottolineare che, per rispondere
alla stessa domanda, pochi anni fa quasi l’80% del campione si era concentrato
sugli strumenti di finanziamento.
Spostando il focus della domanda precedente
su questioni più concrete, dando così ai partecipanti al sondaggio
l’opportunità di proporre iniziative al team di efficiencycloud per il 2016, è emerso
che la creazione di un fondo di garanzia per l’efficienza energetica interessa
il 30% del campione intervistato. Anche questa risposta conferma la tendenza
degli operatori a preferire il gioco di squadra finalizzato allo sviluppo del
settore, specie alla luce delle recenti proposte di modifica del meccanismo dei
certificati bianchi che vorrebbe introdurre garanzie reali da prestare al GSE
per il rilascio dei titoli.
Solo il 14% ha indicato come prioritaria la
strategia di lobby, mentre il 30% ha dimostrato interesse per forme di
finanziamento comunitarie ai progetti di efficienza. Seppure in altre realtà
stiano rapidamente prendendo piede, nessun intervistato ha valutato
interessante per il mercato la creazione di gruppi di acquisto di energia per
ottenere migliori condizioni di approvvigionamento. Anche questo può aiutarci a
comprendere il gap culturale che separa l’Italia da altre nazioni europee. In
conclusione, sebbene il nostro Paese sia considerato come uno dei più virtuosi
dal punto di vista dell’intensità energetica, rimangono ancora ampi spazi di
manovra per migliorare le prestazioni complessive e per far diminuire i costi
complessivi della bolletta.
Il testo completo del nostro survey è disponibile
all’indirizzo https://drive.google.com/file/d/0B9_SqHqnbJDISVhCVmhObGt0NFE/view?usp=sharing
Il team di efficiencycloud
2.08.2016
Presentazioni dell'efficiencycloud-day 2016
Ti sei perso il primo think thank della business community dell'efficienza energetica e vuoi scoprire i contenuti della mattinata e dei side event?
Clicca qui e scarica le presentazioni della giornata!
Per maggiori dettagli sulle modalità di accesso alla piattaforma o sulle offerte clicca qui.
Il team di efficiencycloud
2.03.2016
Efficienza nell'illuminazione: una grande opportunità per il risparmio eneregetico
Confermato anche al World Economic Forum 2016 che
l’efficienza nell'illuminazione rappresenta un’interessante opportunità di
risparmio energetico!
I partecipanti alla community efficiencycloud sono tra i
principali player del settore del lighting sia indoor che outdoor.
Particolare attenzione e interesse suscita il tema
dell’illuminazione pubblica che, oltre a portare benefici alla lotta al
cambiamento climatico riducendo i consumi, comporta anche risparmio in bolletta
per la PA e soprattutto – nel caso di utilizzo di tecnologie intelligenti
associate a quella LED – la possibilità di creare la nuova rete di
trasmissione dati, ad esempio grazie alla tecnologia a 169 MHz, come nel caso del c.d. SLIN 169 brevettato da Menowatt Ge ( http://www.menowattge.it/component/content/article.html?id=103:slin-169
).
2.01.2016
Il primo think tank sull’efficienza energetica di efficiencycloud si conclude con successo
Il primo evento della business community dell’efficienza energetica si è rivelato un think tank ricco di idee. Il file rouge di tutta la giornata, che ha coinvolto 140 operatori del settore, va ricercato nella trasformazione digitale per le aziende italiane e nell’analisi del modello di social business proposto da efficiencycloud.
“Sono molto contento del
risultato del primo efficiencycloud-day, il cui successo è andato ben oltre
quanto avevamo immaginato. La formula scelta è piaciuta e ha coinvolto tutti:
una giornata di incontri, idee e spunti per iniziative future, con la
partecipazione di tutti e occasioni di confronto reale” – commenta Pietro
Valaguzza, AD di iCASCO SpA, società gestore del portale.
Il file rouge di tutta la
giornata, trascorsa all’insegna del motto “inventa, sbaglia, innova”, va
ricercato nella trasformazione digitale
per le aziende italiane e nell’analisi
del modello di social business proposto da efficiencycloud. In un mondo in
cui la differenza tra online e offline ha cessato di esistere, essendo i nostri
cellulari e computer parte integrante della nostra giornata lavorativa e
personale, i vantaggi della
partecipazione ad una community business-oriented sono molteplici ed
efficiencycloud li propone in un settore – quello dell’efficienza energetica –
ricco di innovazione: grazie all’applicativo, infatti, è possibile avere accesso alle informazioni in un unico
posto, ottenere risposte a necessità
che non si sapeva di conoscere, condividere un tool di marketing e vendite potente che ha un effetto
moltiplicatore rispetto agli investimenti individuali e, soprattutto, costruire
un network di relazioni privilegiato e
qualificato.
Per il comunicato completo clicca qui
Le seguenti testate hanno parlato di noi:
Per maggiori dettagli sulle modalità di accesso alla piattaforma o sulle offerte clicca qui
Il team di efficiencycloud
1.29.2016
Il primo think tank sull’efficienza energetica di efficiencycloud si conclude con successo
L'efficiencycloud-day ha coinvolto oltre 140 operatori del settore con profili ed interessi eterogenei, ma complementari. “Sono molto contento del risultato del primo efficiencycloud-day, il cui successo è andato ben oltre quanto avevamo immaginato. La formula scelta è piaciuta e ha coinvolto tutti: una giornata di incontri, idee e spunti per iniziative future, con la partecipazione di tutti e occasioni di confronto reale” – commenta Pietro Valaguzza, AD di iCASCO SpA, società gestore del portale.
Il file rouge di tutta la giornata, trascorsa all’insegna del motto “inventa, sbaglia, innova”, va ricercato nella trasformazione digitale per le aziende italiane e nell’analisi del modello di social business proposto da efficiencycloud: grazie all’applicativo, infatti, è possibile avere accesso alle informazioni in un unico posto, ottenere risposte a necessità che non si sapeva di conoscere, condividere un tool di marketing e vendite potente che ha un effetto moltiplicatore rispetto agli investimenti individuali e, soprattutto, costruire un network di relazioni privilegiato e qualificato.
La mattinata, riservata ai partecipanti alla piattaforma, ha rafforzato le partnership già create grazie al portale e ha coinvolto tutti gli operatori nelle nuove scelte strategiche di sviluppo del network. A scandirla sono stati i client case di CGT, Comat, Didelme Sistemi, E.S.A Holding, Ecosteer Limited, Filippetti, MEC System, OM.E.G, Rina Services, Studio Legale SV e Susi Partners AG, che si sono avvicendati per presentare casi di successo e condividere progetti per il futuro.
Nel pomeriggio, i side-event su smart metering, audit energetici e sul prodotto assicurativo per l’efficienza energetica, Energy Efficiency Protect, hanno catalizzato anche l’interesse di coloro che non partecipano al portale in un’iniziativa allargata che servisse come ulteriore momento di confronto.
Durante la giornata sono stati assegnati gli efficiencycloud-awards nelle seguenti categorie:
- Smart E.S.Co: Soci del Sole;
- Smart Technology: Bosch e Greentronics;
- Smart Utility: Società Gas Rimini;
- Smart Industry: Acciaieria Arvedi;
- Smart Finance: Susi Partners AG;
- Smart Service: Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.
Per maggiori informazioni relative alla community contatta il nostro team!
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Valaguzza
1.20.2016
Manca solo 1 giorno all'efficiencycloud-day
Non perderti l'efficienycloud-day, il primo evento di networking e business matching dell'efficienza energetica!
Nel corso della giornata potrai scoprire l’applicativo per i progetti di efficienza web.efficiencycloud, il prodotto assicurativo Energy Efficiency Protect che garantisce il risparmio nei contratti a rendimento energetico e le tecnologie di Efficient Metering nell’ottica dello sviluppo delle Smart City, che ti permetteranno di far crescere il tuo business e di ampliare significativamente la tua rete di contatti.
A domani
Il team di efficiencycloud
1.19.2016
Mancano due giorni all'efficiencycloud day 2016
etica!
Non
perderti l'efficienycloud-day, il primo evento
di networking e business matching dell'efficienza energetica!
La mattina
è dedicata agli iscritti al network. Il
pomeriggio è aperto a tutti coloro che vogliono approfondire i temi legati agli audit energetici, alla
copertura dei rischi nei contratti a rendimento energetico e allo Smart
Metering.
Per scegliere a quale Side Event partecipare clicca qui
A presto
Il team di efficiencycloud
1.15.2016
Mancano 6 giorni all'efficiencycloud-day 2016
Mancano solo
pochi giorni al primo efficiencycloud-day,
evento organizzato dall'omonima business community
dell’efficienza energetica in cui non mancheranno opportunità di networking e business
matching per gli operatori del settore.
“Sono molto orgoglioso
di questo primo momento reale della nostra community virtuale! In meno di un
anno abbiamo raccolto moltissime adesioni al nostro portale per i progetti di
efficienza energetica, che si è inoltre arricchito di altri servizi e prodotti
utili a tutti i partecipanti. L’evento di networking riassume il pay-off
-network virtuale, business reale- lanciato nel 2014 da iCASCO e che incarna la
nostra visione: il mondo online non è che un continuum con l’offline e con il
business”, dichiara Pietro Valaguzza, AD della società gestore del portale.
Per partecipare clicca qui. L'evento è gratuito, ma i posti sono limitati!
Ti aspettiamo
Il team di efficiencycloud1.13.2016
Efficient Metering: un progetto di Smart City
L’iniziativa del sindaco di Forno di Zolfo,
riportata qualche giorno fa dalla stampa locale, dimostra come l’efficienza
energetica sia anche una questione di cultura e sensibilità.
Il Sindaco Camillo De Pellegrin ha,
infatti, annunciato la volontà dell’amministrazione di investire in efficienza
energetica, puntando sulla sostituzione e manutenzione di caldaie e sulla
pulizia dei camini. Inoltre, il Comune sta intervenendo sulla rete di illuminazione pubblica, facendo sostituire
dei corpi illuminanti a vapore di sodio attualmente installati con lampade a
led. Il risparmio per il Comune è
notevole: la bolletta elettrica si
ridurrà del 40% circa, con benefici a partire dal III-IV anno, una volta
ammortizzato l’investimento.
Tra i partecipanti al network efficiencycloud, molte sono
le aziende che si occupano di efficienza
energetica nella pubblica amministrazione e la community accoglie con
interesse queste iniziative, dando spazio
gratuito a tutti i Comuni che vogliono pubblicare i PAES e conoscere le modalità private per
finanziare e realizzare gli interventi programmati.
All’interno del portale vi sono, infatti,
diverse società che operano, in particolare nel settore pubblico, con forme
contrattuali interessanti che rispettano i vincoli di bilancio delle
amministrazioni e del patto di stabilità. Alcune di esse, come Menowatt GE, oltre all’efficienza
energetica nella pubblica amministrazione sfruttano il palo e la rete per la
trasmissione di dati in radio frequenza, facilitando
il processo di controllo del territorio
(es: accessi a ZTL) e portando anche introiti
ai Comuni che possono vendere a terzi il servizio di smart-metering.
Proprio a questo tema è dedicato uno dei
tre Side-Events in programma all’interno
dell’efficiencycloud-day del 21 gennaio prossimo a Milano. Per scoprire il programma clicca
qui.
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