Il settore ricettivo italiano,
mai come negli ultimi anni, ha subito un processo di trasformazione in risposta
alla crescita del turismo. I cantieri di Milano, in chiusura a meno di due mesi
dall'inizio di EXPO, ne sono la dimostrazione. Se per le strutture nuove
l’efficienza energetica è uno dei requisiti principali, per quelle già
esistenti, ad esempio risalenti all'epoca del primo boom turistico degli anni
60-70, l’efficienza energetica è una sfida poiché dovranno necessariamente
essere ristrutturate non solo per evitare di finire fuori mercato, ma anche per
soddisfare gli obblighi legali e normativi a cui sono sottoposte.
L’unione Europea, ha stimato a
591 Mtep il potenziale di risparmio al 2020 negli edifici del terziario, il che
rappresenta un valore di riduzione dei consumi del 18 %; in particolar modo,
l’UE prevede che il 40 % dell’efficienza possa derivare da nuove soluzioni di
riscaldamento, il 32 % da efficienza nell'illuminazione, il 15 % da interventi
sulla produzione di acqua calda sanitaria e il 13 % da soluzioni su impianti
dell’aria condizionata.
I benefici di interventi di
efficientamento sono molteplici e durevoli nel tempo e comportano la riduzione
dei consumi con conseguente diminuzione della spesa energetica, l’incremento
del comfort (qualità interna) degli ambienti degli ospiti con
riposizionamento sul mercato, la diminuzione dei costi di gestione e
l’incremento del valore di mercato della struttura.
Le soluzioni di efficienza
consentono una riduzione della spesa energetica con costi e benefici diversi.
Gli interventi più frequenti riguardano l’installazione di lampade LED,
l’ammodernamento di sistemi impiantistici di emissione del calore (ad esempio,
il riscaldamento a pannelli radianti in metallo amorfo completamente elettrico
che trova applicazioni interessanti nelle ristrutturazioni e in abbinamento con
impianti fotovoltaici), e, soprattutto, i sistemi domotici dedicati (ad
esempio, sensori, attuatori e centrali di controllo), che consentono di
ottenere risparmi di circa il 30% sui consumi elettrici e di circa il 13% su
quelli termici, portando l’edificio in classe domotica A (secondo lo standard
KNX).
L’Expo ci fornirà una
grande occasione per recuperare quote di mercato e attrarre per gli anni a
venire molti turisti e, in questo contesto, l’efficienza può aiutare a
rilanciare “un settore fondamentale dell’economia mondiale e locale, centro di
una rete di interessi che riguarderanno anche i settori dei trasporti, delle
intermediazioni commerciali, dell’agricoltura e dell’industria” (Tourism 2020
Vision UNWTO).
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