2.26.2015

Efficienza energetica: prime prove di bancabilità e finanziamento in project financing

Il sistema bancario sembra finalmente cogliere le opportunità offerte dal mercato dell’efficienza energetica: lo dimostra la recente operazione che ha visto protagonista un primario operatore della grande distribuzione ed un istituto di credito di assoluta rilevanza, grazie alla quale è stata coniugata l’efficienza energetica nella grande distribuzione ed il project financing realizzando, così, un primo concreto intervento che gli operatori del settore attendevano da tempo.

Mariarita Rosa, Direttore Marketing e Comunicazione di iCASCO, gestore del portale efficiencycloud, ha commentato: “Il mondo dell’efficienza energetica sta affrontando un profondo processo di trasformazione, favorendo la nascita di nuovi modelli di business e creando un’opportunità concreta per il rilancio del Paese. L’efficienza energetica rappresenta il mainstream delle politiche ambientali alla base delle società low-carbon e incarna una concreta possibilità di sviluppo che porta con sé profonde trasformazioni culturali per gli attori che operano nel settore e da cui derivano, tra le altre, nuove forme contrattuali e nuove criticità nella valutazione dei rischi.”

L’Avv. Mattia Petrillo dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, membro della community efficiencycloud, ha commentato: “L’efficienza energetica è per sua natura a “geometria variabile: lo è da un punto di vista “tecnico”, potendo riguardare, ad esempio, le utenze elettriche, gli impianti afferenti al processo produttivo, l’installazione di sistemi di recupero termico, gli impianti di climatizzazione e riscaldamento di un edificio, l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile. E lo è dal punto di vista “finanziario”: ogni intervento di efficienza energetica necessita di un esborso iniziale per la propria realizzazione.

Le necessità finanziarie degli operatori, in genere nella veste di società di servizi energetici come le ESCO, fino ad oggi sono state prevalentemente affrontate mediante ricorso ad autofinanziamento. La prassi contrattuale ha, quindi, visto la diffusione ed il consolidamento del modello del cosiddetto  “Energy Performance Contract” o “EPC”, accordo tra la ESCO ideatrice del progetto di efficientamento e la realtà industriale o pubblica beneficiaria del risparmio energetico.

L’elemento di maggior complessità rispetto alla prassi di mercato ormai consolidata del project financing (soprattutto nel settore delle rinnovabili) consiste nel fatto che, essendo attinente a processi produttivi già in essere che vengono ottimizzati, i progetti di efficienza nella maggior parte dei casi si innestano necessariamente in strutture produttive già esistenti (c.d. “brown field”), con la necessaria partecipazione di soggetti terzi rispetto il realizzatore del progetto. La Circostanza appena descritta impone l’ideazione e la strutturazione, da un punto di vista prima tecnico e poi giuridico-formale, di un intervento “su misura” anche a tutela dei soggetti finanziatori (si pensi, ad es. a eventuali garanzie su macchinari installati dalla ESCO presso i terzi).


A tal fine, come d’altra parte già prassi nel settore delle energie rinnovabili, che presenta non pochi profili di analogia, il coinvolgimento fin dalla fase di ideazione dell’operazione dei consulenti legali, tecnici, assicurativi e finanziari è imprescindibile per scegliere ed implementare la migliore struttura contrattuale, nonché per verificarne l’esecuzione per la durata del finanziamento” – continua Mariarita Rosa, Direttore Marketing e Comunicazione di iCASCO, gestore del portale efficiencycloud. “La ns. business community mira a diventare il punto di riferimento per un percorso destinato a durare nel tempo: solo dall’interazione tra gli attori della filiera può nascere un nuovo modello che crei opportunità concrete, liberi risorse ed accresca la competitività delle imprese. Il team di efficiencycloud è costantemente impegnato a dar vita a nuove idee nonché a studiare e proporre servizi e prodotti che portino benefici e vantaggi utili a tutti i partecipanti. La forza della nostra community sta proprio nella condivisione delle necessità e nel trovare soluzioni condivise che rispondano alle necessità di tutti gli attori della filiera dell’efficienza energetica.


Per maggiori informazioni, contattate il team di efficiencycloud al numero 0236599910 o scrivete a efficiencycloud@icasco.it

2.16.2015

Fiscal News: reverse charge sui TEE


L’analisi del mercato dei TEE, in particolare delle contrattazioni OTC, evidenzia un aumento nel numero dei soggetti titolari di progetti che necessitano di strategie di copertura di medio e lungo periodo, anche per far fronte agli impegni finanziari assunti nella realizzazione degli interventi. Aumenta, conseguentemente, la volontà di assicurarsi un prezzo di cessione certo per i certificati bianchi di futura emissione, dando la possibilità di inserire nel bilancio previsionale un flusso in entrata chiaro e garantito. Lo stesso discorso vale per il c.d. mercato secondario dei progetti, soprattutto su scheda standard. Da una recente indagine compiuta su un campione di soggetti obbligati contattati da iCASCO, si evince come sia cresciuto l’interesse in vendita di progetti da parte di ESCo desiderose di finanziare nuovi progetti.

Sul fronte delle novità legislative, invece, gennaio 2015 fa segnare un importante cambiamento normativo per i certificati bianchi, almeno dal punto di vista fiscale. La Legge c.d. “di stabilità” ha, infatti, introdotto il meccanismo del reverse charge sui mercati energetici. L’interpretazione della legge non è stata immediatamente chiarita nei confronti delle transazioni sui certificati bianchi, ma verso la metà del mese, l’Agenzia delle Entrate ha fatto definitivamente luce sulla questione. E’ stato chiarito che anche i titoli di efficienza energetica (e i certificati bianchi) sono ricompresi nel nuovo regime. Pertanto, il reverse charge sarà applicato dagli operatori per tutte le cessioni nei confronti del GME e vice versa, oltre che per tutte le negoziazioni concluse over the counter.

Per l'articolo completo, seguite la nostra rubrica su Quotidiano Energia 

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2.13.2015

iCASCO SpA ed efficiencycloud partecipano a M'illumino dI Meno 2015





iCASCO SpA ed efficiencycloud prendono parte all'iniziativa di sensibilizzazione M'illumino Di Meno 2015, volta alla razionalizzazione dei consumi energetici e ideata da Caterpillar, storico programma in onda su Radio 2 Rai dalle 18 alle 19.30. 

Per farlo, il nostro team ha deciso di adottare due strade. Quella convenzionale, definita Calcolare&Compensare, è basata appunto sulla compensazione dei consumi relativi alla giornata lavorativa odierna: il nostro team tecnico ha calcolato le emissioni dirette e indirette di una giornata tipo di lavoro e, per compensarle, è ricorso all’annullamento di 2 VER (verified emission reductions) relativi al progetto denominato "VCS Medco Energy Ass. Gas Recovery & Utilization Project".

La strada meno convenzionale, definita Rieducare&Mitigare", ha visto il coinvolgimento dell'intero team, che ha deciso di modificare le sue abitudini in favore di comportamenti virtuosi il cui fine ultimo sia quello di favorire le best practice in tema di risparmio energetico.

Nello specifico, i comportamenti adottati riguardano la riduzione della propria carbon footprint, il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti sull'ambiente, l'attenzione a disattivare apparecchi elettronici che non si stanno utilizzando, ecc.

Per maggiori informazioni scrivete a efficiencycloud@icasco.it o chiamate lo 02 36599910
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2.10.2015

I nostri progetti rafforzano il tuo business!

Il prossimo 17 febbraio il c.d. “decreto spalma-incentivi” (D.L. 91/2014) entrerà nel pieno della sua attuazione. Infatti, entro tale data, i titolari di impianti di produzione di energia elettrica a fonte rinnovabile non fotovoltaica dovranno comunicare la propria scelta rispetto alle opzioni riguardanti la rimodulazione delle tariffe incentivanti (DM 06/11/14), così come è accaduto ai titolari di impianti fotovoltaici il 30 novembre 2014.


In attesa dell’esito degli innumerevoli ricorsi presentati da vari soggetti nei confronti di questi provvedimenti e a prescindere dalle scelte dei titolari di impianti, è evidente che i decreti vadano ad influire sulla redditività, presente e futura, degli investimenti in produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.

Per questo, soprattutto negli ultimi mesi, sono sempre più frequenti momenti di discussione e condivisione delle possibili strategie necessarie a mantenere i valori di cash-flow in linea con quanto previsto nel proprio piano di investimento.

In particolar modo, l’efficientamento degli impianti permette di far fronte all’erosione dei flussi di cassa nonché di recuperare – totalmente o parzialmente - la redditività persa; inoltre, questo tipo di intervento assicura una vita utile degli impianti che va ben oltre il termine del periodo di incentivazione.

Per gli impianti fotovoltaici, ad esempio, un intervento semplice come la sostituzione dell’inverter, in presenza di dispositivi poco performanti o mal funzionanti, può consentire un incremento della produttività giornaliera pari al 5% o addirittura al 15% se valutato sull'intera vita utile dell’impianto. Altre possibilità sono rappresentate dall’installazione di sistemi avanzati di monitoraggio e controllo, con cui si riescono a valutare in maniera puntuale le derive delle performance complessive dell’impianto o dall’installazione di sistemi di raffreddamento nonché di sistemi volti alla riduzione del fenomeno PID (Potential Induced Degradation). In alcuni di questi casi, i tempi di payback possono essere molto interessanti, ovvero 12 – 24 mesi.

Per questo, sempre più operatori delle rinnovabili stanno guardando con interesse la partecipazione alla nostra business community. efficiencycloud stimola a creare e condividere modelli di business e opportunità reali nel settore, promuovendo lo scambio di best practice!!!

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