12.23.2015
12.15.2015
Il post-diagnosi: la soluzione sta nel realizzare gli interventi
A breve scadrà il termine
di consegna degli audit energetici per le aziende obbligate
dal Decreto 102/2014. Il termine diagnosi, che deriva dal latino diagnosis e
trae origine dalle parole "conoscere" e "attraverso", viene
frequentemente usato in ambito medico. I report di diagnosi, infatti,
forniranno un quadro clinico che permetterà agli operatori di valutare la cura
migliore da seguire.
Ma quali progetti di
efficienza energetica verranno realizzati e soprattutto in che modo saranno
finanziati? Il mercato ha mostrato un crescente interesse del mondo
finanziario verso le tecnologie efficienti. Parallelamente, si è
assistito allo sviluppo di diverse soluzioni volte a trasformare in realtà gli
interventi che creerebbero un effettivo risparmio nelle aziende.
Tra i vari strumenti di
finanziamento, escludendo quelli di natura pubblica, oltre al classico prestito
bancario, ve ne sono alcuni molti innovativi. Tra questi possiamo citare i Project
Bond, i mini-bond o il leasing, ossia una
sorta di "contratto di affitto" della tecnologia per
l'efficienza energetica con la possibilità da parte del cliente finale di
acquistare il bene alla scadenza del contratto ad un prezzo
prestabilito. In quest'ultimo caso, è la società leaser che finanzia gli
interventi di efficienza energetica e, qualora vi sia la presenza di una E.S.Co,
il cliente non sostiene dei costi, ma acquisisce unicamente i benefici che ne
derivano e diventa proprietario del bene al termine del contratto, liberandosi
così dal rischio tecnologico e finanziario trasferito alle E.S.Co.
Da poco si è iniziato a
parlare di noleggio operativo: uno strumento utile ad efficientare
i propri impianti senza dover acquistare le tecnologie necessarie.
Quest'ultimo, infatti, permette all'utilizzatore di disporre di un bene per un
certo periodo di tempo a fronte del pagamento di un canone di locazione, che
normalmente comprende sia i costi di installazione, che di manutenzione e
assistenza. La novità nel contratto di noleggio operativo declinato
sull'efficienza energetica è quella di offrire una soluzione "pay per
use", considerando che il beneficiario è maggiormente interessato al
servizio erogato dal bene, che alla proprietà dello stesso.
Restano sempre validi
anche accordi possibili con società di trading che
possono proporre operazioni atipiche anticipando il valore e il flusso di cassa
futuro dei Titoli di Efficienza Energetica, qualora il progetto sia eleggibile
per tale incentivo.
I primi interventi ad
essere realizzati attraverso le forme di finanziamento fin qui
descritte, saranno quelli che presentano performance
finanziare rispondenti ai desiderata degli attori coinvolti nella loro
implementazione.
E' auspicabile,
pertanto, che le aziende si dotino di un Sistema di Gestione
dell'Energia (SGE) e di un sistema di misura correttamente
dimensionato, al fine di perseguire il miglioramento continuo
delle proprie performance energetiche di cui la diagnosi
energetica e la realizzazione degli interventi costituiscono solo il primo, se
pur fondamentale, passo.
Per maggiori informazioni o per suggerimenti, contatta il nostro team!
11.19.2015
Assicurare la performance dei progetti per l'efficienza
Ogni progetto di
efficienza energetica comporta un'attenta analisi dei rischi e della gestione
dello stesso. Tra gli strumenti di Energy
Efficiency Risk Management, che mirano a definire ed analizzare le fonti di
rischio nonché a classificarle e pianificare delle strategie di mitigazione, si
è iniziato da tempo a parlare di coperture
assicurative che riguardano
la performance di questa categoria di interventi.
Con un approccio di trasferimento del rischio, il mondo assicurativo ha iniziato a valutare la possibilità di stipulare assicurazioni che definiscano una garanzia economica a copertura di un determinato evento: la strategia di base si fonda sulla possibilità di ottenere un rimborso economico a seguito della concretizzazione di un determinato rischio.
Il mercato assicurativo guarda con estrema cautela a questa opportunità, sia per limitata conoscenza della materia, sia per carenze statistiche, il che genera un impasse anche nella disponibilità dei grandi riassicuratori internazionali.
Un'assicurazione sui progetti di efficienza energetica porterebbe benefici a tutti gli stakeholder di un intervento: per il beneficiario finale, infatti, sarebbe più semplice trovare un partner disposto a finanziare l'intervento e, quindi, lo stesso beneficerebbe sicuramente della riduzione del costo energetico; per le E.S.Co vi sarebbe un accesso facilitato al credito con riduzione del costo di finanziamento, mentre per gli investitori diminuirebbero le incertezze tecniche e la valutazione del credito.
Senza un prodotto assicurativo, infatti, il credito non
sarebbe adeguatamente protetto contro il rischio di maggiori costi dovuto alla
progettazione: se le tecnologie e gli impianti installati non operassero
secondo le attese, l'efficienza energetica non sarebbe raggiunta e vi sarebbe
il rischio di default del credito. Garantendo la performance con degli
assicuratori, gli investitori possono ridurre
il rischio credito trasferendo ai primi l'incertezza sull'esito tecnico dei
progetti.
L'obiettivo finale è quello di creare un prodotto assicurativo che garantisca l'eventuale differenza tra quanto previsto contrattualmente e
l'effettivo risparmio conseguito, mitigando così il rischio
under-performance per i contratti
a rendimento energetico garantito: chi investe sarà in grado di ridurre il
rischio credito, trasferendo l'incertezza implicita dei progetti, prevedendo il
rimborso dell'eventuale differenza fra il risultato economico effettivamente
realizzato all'intervento ed il risparmio garantito per il beneficiario.
Per maggiori informazioni clicca qui
Il team di efficiencycloud
11.02.2015
Firmato accordo sino-italiano grazie ad efficiencycloud
La scorsa
settimana è stato firmato il memorandum cooperativo sul risparmio energetico
tra Menowatt Ge, importante ESCO italiana partecipante
al portale efficiencycloud, e
il Low Carbon Economy Service Committee, organismo
che si occupa di promuovere lo scambio di best practice e
la cooperazione a livello internazionale.
Il documento è stato siglato nell’ambito del Low Carbon Innovation Forum, tenutosi a Milano presso il Padiglione EXPO China Corporale United, che raggruppa 20 grandi aziende cinesi forti nel campo delle risorse, della tecnologia, dell’energia e del food.
“Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito alla nascita di questa importante collaborazione tra Italia e Cina in ambito energetico”– ha dichiarato Pietro Valaguzza, Amministratore Delegato della società gestore di efficiencycloud. “La nostra business-unit, nata dopo il successo dell’omonimo portale, ha proprio questo scopo: facilitare l’interazione tra gli operatori della filiera dell’efficienza energetica, sia a livello nazionale che internazionale”.
Il documento è stato siglato nell’ambito del Low Carbon Innovation Forum, tenutosi a Milano presso il Padiglione EXPO China Corporale United, che raggruppa 20 grandi aziende cinesi forti nel campo delle risorse, della tecnologia, dell’energia e del food.
“Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito alla nascita di questa importante collaborazione tra Italia e Cina in ambito energetico”– ha dichiarato Pietro Valaguzza, Amministratore Delegato della società gestore di efficiencycloud. “La nostra business-unit, nata dopo il successo dell’omonimo portale, ha proprio questo scopo: facilitare l’interazione tra gli operatori della filiera dell’efficienza energetica, sia a livello nazionale che internazionale”.
Per il comunicato completo clicca qui
Le seguenti testate lo hanno ripreso:
Per maggiori informazioni clicca qui
Il team di efficiencycloud
10.19.2015
Nuova partership di efficencycloud per rafforzare il network
La scorsa settimana iCASCO e SPI Power, la divisione energia di SPI Srl,
società di servizi alle imprese dell’Unione degli Industriali della Provincia
di Varese, hanno siglato una partnership strategica per
offrire alle aziende la partecipazione a condizioni
vantaggiose alla community efficiencycloud.
“SPI Srl ha una
divisione specializzata nei servizi alle imprese in ambito energetico
denominata SPI Power” dichiara ancora Fabio Tarocco. “Pertanto, è
nostro interesse non solo promuovere interventi di auditing energetico ed
efficienza energetica fra le imprese della provincia di Varese, ma aiutarle a
perseguire obiettivi di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. In
quest’ottica, abbiamo individuato in efficiencycloud uno strumento ideale per
facilitare la realizzazione degli interventi di efficienza energetica
attraverso un’interazione efficace ed efficiente tra gli iscritti della
piattaforma”.
“Siamo davvero entusiasti
di poter annunciare questa nuova collaborazione” –
ha dichiarato Pietro Valaguzza, Amministratore Delegato della
società gestore del portale. “L’Unione degli industriali della provincia di
Varese rappresenta una delle maggiori associazioni di imprese presenti sul
territorio italiano con circa 1400 associati e la sua società di servizi, SPI,
di cui proprio quest’anno ricorre il quarantennale dalla fondazione, aiuta le
aziende ad essere all'avanguardia nei processi produttivi e a rispondere agli
standard qualitativi richiesti dal mercato ".
Per
il comunicato completo clicca qui
Le
seguenti testate lo
hanno ripreso:
Per maggiori informazioni clicca qui
Il team di efficiencycloud
10.12.2015
Riforma certificati bianchi, focus sulla posizione delle Esco
Lo scorso 30 settembre si
è conclusa la consultazione pubblica che chiamava a raccolta gli operatori del
settore dell’efficienza energetica, invitandoli a fornire il proprio parere
rispetto all’aggiornamento delle Linee Guida redatto dal MISE e dal MATTM con
il supporto di ENEA, RSE e GSE. Tra le proposte avanzate, molte riguardano il ruolo e
le responsabilità attribuite alle ESCo nel
processo di richiesta e rendicontazione dei TEE, principale
strumento incentivante dell’efficienza energetica attualmente in vigore in
Italia.
Non si conosce ancora l’esito della
consultazione: ad oggi, è nota solo la posizione delle principali associazioni
di categoria, ovvero Federesco ed Assoesco, che
sono state invitate a dare il loro contributo in un’audizione pubblica
svoltasi il 24 settembre scorso di fronte alla 10° Commissione del Senato.
Fra le idee emerse nelle Linee Guida, ha
destato qualche preoccupazione la questione legata alla maggior patrimonializzazione richiesta
alle ESCo, indicata come requisito fondamentale per accedere al meccanismo dei
TEE al fine di tutelare il sistema da possibili errori e ed abusi. Per
quanto riguarda la possibilità di recuperare le somme indebitamente percepite a
fronte di possibili errori formali e sostanziali, è stato proposto di creare
un fondo di garanzia che raccolga, su base volontaria, una
percentuale dei TEE riconosciuti alla ESCo.
Gli operatori hanno, invece, chiesto di
valorizzare in primis l’aspetto professionale delle ESCo, puntando
sull’esperienza di queste figure specializzate e certificate come garanzia per
il corretto funzionamento del meccanismo. Un altro aspetto fondamentale
riguarda la necessità di tempistiche certe per l’approvazione
delle PPPM, attualmente non rispettate da parte degli enti preposti. La
maggior parte degli operatori è favorevole ad un eventuale prolungamento del
periodo di istruttoria purché trovi conferma il principio del c.d. silenzio
assenso.
Sul concetto di addizionalità,
si richiede che l’entità dell’incentivo non venga determinata in funzione
dell’investimento iniziale, concetto che di per sé non tiene conto dei costi
operativi che talvolta impattano in maniera determinate sull’ammontare
complessivo.
Per concludere, si segnala la proposta di
creare una segreteria tecnica, formata da rappresentanti di ESCo,
Soggetti Obbligati e clienti finali, che collabori nel processo di valutazione
dei progetti, vigili sul sistema e ne garantisca la trasparenza, affiancando ai
funzionari ministeriali delle figure professionali competenti e imparziali.
Sarà ora compito dei Ministeri coinvolti
raccogliere le diversi posizioni sul tema e giungere ad un testo
condiviso. Gli operatori, dal canto proprio, auspicano
regole certe, lungimiranti e chiare affinché possano continuare a
lavorare in questo settore dalle interessanti prospettive economiche e dalle
rilevanti implicazioni ambientali ed energetiche.
Per maggiori informazioni contattaci
Il team efficiencycloud
9.16.2015
Diagnosi energetica, 5 dicembre spartiacque per il mercato dell’efficienza
Il 5 dicembre rappresenterà per il mercato italiano dell’efficienza energetica un vero e proprio spartiacque. Entro questa data dovranno
essere presentate all’ENEA le diagnosi
energetiche dei soggetti obbligati (grandi imprese e aziende a forte
consumo energetico) come previsto dal D.lgs.
102/2014.
Le modalità operative di
applicazione del regime di diagnosi energetica obbligatoria, contenute nell’articolo
8 del suddetto decreto, hanno suscitato negli operatori dubbi e incertezze sin
dalla sua pubblicazione avvenuta il 4 luglio 2014. Questa situazione ha, di
fatto, paralizzato il mercato sino a
quando il MiSE, in risposta alle numerose richieste di ragguagli, ha pubblicato
nello scorso maggio il documento “Chiarimenti
in materia di diagnosi energetica nelle imprese”.
La domanda del servizio di Diagnosi Energetica,
generata dagli obblighi normativi, è caratterizzata
dalla notevole presenza di “First buyer”
che hanno pochi o nessun elemento a disposizione per confrontare le numerose
offerte, molto spesso disomogenee e difficilmente comparabili. Ciò alimenta il timore degli addetti ai lavori in
merito ad una guerra dei prezzi sulle
diagnosi energetiche, alimentato da quanto è avvenuto per la Certificazione
Energetica, che è stata proposta online per pochi euro, facendo passare in
secondo piano la necessaria ed importante professionalità ed esperienza
richiesta per realizzare diagnosi di buon livello.
Al fine di contrastare fenomeni di distorsione del mercato, l’obiettivo dei professionisti del
settore deve essere quello di far
comprendere ai soggetti obbligati e non che lo scopo della diagnosi energetica non è solo la
conformità normativa, per la quale potrebbe essere sufficiente una prestazione
di bassa qualità, ma che essa debba
essere il punto di partenza per un
percorso di efficientamento e per mantenerne il controllo su un orizzonte
temporale di medio-lungo periodo. In questo caso, è necessario richiedere o
proporre una diagnosi energetica di
dettaglio elevato redatta in maniera rigorosa da un operatore indipendente ed
esperto, che rappresenti un vero proprio
studio di fattibilità approfondito. La diagnosi deve supportare
l’imprenditore o il manager nelle decisioni finalizzate ad un percorso di
efficientamento continuo, i cui benefici
siano molteplici e duraturi quali ad esempio, l’aumento dell’Ebitda, il miglioramento della propria “Green Image” e l’incremento dei valori degli asset.
Per l’articolo completo clicca qui.
Per maggiori informazioni contattaci.
9.11.2015
efficiencycloud: il modello di business della piattaforma raccontato da Pietro Valaguzza
In una recente intervista Pietro Valaguzza, Amministratore Delegato di iCasco (nella
foto), società di trading di crediti ambientali che
ha ideato efficiencycloud,
racconta il modello di business dell'omonimo portale.
Partiamo dall'idea di
efficiencycloud: quando nasce e perché?
L’idea di efficiencycloud nasce nel 2013, quando il mercato dell’efficienza energetica stava subendo una profonda e radicale trasformazione. Alla base di quella che, di fatto, è la prima business community online in questo settore c’è la volontà d’innovare, facilitando le relazioni tra i partecipanti, che possono proporre opportunità e modi inediti di finanziare l’efficienza, trovare investitori per il proprio intervento e creare sinergie per dar vita a nuovi modelli di business. Il progetto va a colmare una reale necessità di mercato, quella che nasce dalla difficoltà d’interazione: i diversi attori della filiera, spesso, trovano numerosi ostacoli vista l’eterogeneità dei loro background di provenienza e la diversità delle sfide giornaliere che devono affrontare. Basti pensare a quanto lontani possano sembrare i core business di un fondo d’investimento e di un produttore di componenti tecnologiche.
L’idea di efficiencycloud nasce nel 2013, quando il mercato dell’efficienza energetica stava subendo una profonda e radicale trasformazione. Alla base di quella che, di fatto, è la prima business community online in questo settore c’è la volontà d’innovare, facilitando le relazioni tra i partecipanti, che possono proporre opportunità e modi inediti di finanziare l’efficienza, trovare investitori per il proprio intervento e creare sinergie per dar vita a nuovi modelli di business. Il progetto va a colmare una reale necessità di mercato, quella che nasce dalla difficoltà d’interazione: i diversi attori della filiera, spesso, trovano numerosi ostacoli vista l’eterogeneità dei loro background di provenienza e la diversità delle sfide giornaliere che devono affrontare. Basti pensare a quanto lontani possano sembrare i core business di un fondo d’investimento e di un produttore di componenti tecnologiche.
Che interesse riscontrate per la vostra iniziativa?
Lanciata a fine 2014, efficiencycloud ha
già oltre 55 iscritti con un tasso di
crescita settimanale del 5%. Tra i partecipanti ci sono i top-player
del settore in Italia, e anche società che hanno fatto
dell’efficienza energetica, e dei servizi collegati, il loro modello
di business. Il successo finora ottenuto deriva dalla standardizzazione dei
linguaggi tra i potenziali beneficiari di un intervento e coloro che, in forme
diverse, hanno interesse a investire in efficienza. La somma potenziale dell’open
interest in finanziamento è di oltre dieci milioni di euro;
sono in corso diverse valutazioni per progetti in ambito industriale, nel
terziario e nella pubblica amministrazione.
Sul sito è riportato un efficiencycloud index. Di che cosa si tratta?
L’efficiencycloud index rappresenta la media dei costi marginali
(espressi in euro/Tep) di tutti i progetti inseriti sulla piattaforma.
Ovviamente, il costo marginale della riduzione di una tonnellata equivalente di
petrolio, insieme al risparmio che questo genera, incarna l’elemento su cui si
basano le scelte di investimento. Anche il legislatore guarda con
interesse a questo valore, poiché da esso ottiene un’indicazione fondamentale
per le decisioni d’indirizzo politico, poiché l’indice in questione
rispecchia la situazione odierna di mercato e le sue tendenze.
Per articolo completo clicca qui.
Per maggiori informazioni, chiama lo 0236599910 o scrivi a efficiencycloud@icasco.it
7.14.2015
Efficienza termica: stato dell’arte e nuove opportunità
L’ultimo
Rapporto dell’Energy Strategy Group del PoliMi, incentrato sull’efficienza termica nell'industria italiana, fornisce numerosi
spunti per gli operatori e dimostra il grande potenziale del settore, considerando
che il valore teorico di mercato di quest’ultimo è stimato attorno ai 6,5
miliardi di €/annui fino al 2020.
Nel 2014 il peso del vettore termico sul
sistema energetico nazionale è stato pari a 680 TWh, più del doppio di quello
elettrico, di cui il 40% imputabile al settore industriale. Ciononostante, all'efficienza termica legata all'ambito industriale è stata dedicata poca attenzione da parte del
legislatore che, nella sua azione di programmazione degli incentivi all'efficienza energetica, ha istituito un meccanismo sbilanciato a favore del vettore
elettrico, prevedendo per gli interventi di efficientamento termico il solo strumento
dei Titoli di Efficienza Energetica, tipicamente più complesso e da richiedersi
attraverso progetti a consuntivo. L’unica eccezione è rappresentata dalla cogenerazione,
per la quale sono stati previsti i TEE II–CAR.
In generale, le tecnologie afferenti alla
generazione efficiente di calore (cogenerazione e bruciatori) e alla gestione
efficiente dello stesso (isolamento termico, cicli ORC e scambiatori di calore)
hanno una vita utile estremamente lunga, 15-20 anni, il che determina una
prevalenza di interventi per sostituzione forzata.
In presenza di un sistema incentivante,
l’isolamento termico risulta conveniente in tutti i settori industriali, ad
eccezione di quello relativo ai prodotti per l’edilizia. La cogenerazione, invece,
risulta particolarmente sostenibile nei settori della meccanica e della carta.
Prendendo in considerazione il Tasso Interno
di Rendimento degli interventi in presenza di incentivi, tutte le soluzioni
generano profitti superiori al valore di riferimento, pari al 6%, come indicato
di media dai potenziali investitori, mentre gli interventi relativi alla
cogenerazione e all’isolamento termico evidenziano sempre tassi di rendimento a
doppia cifra, che possono arrivare fino al 25%.
Pertanto, gli interventi di efficienza
termica industriale sono sostenibili dal punto di vista economico, sempre che
si accettino periodi di ritorno dell’ordine dei 5-8 anni.
Quanto sopra descritto limita, di fatto, il
potenziale di mercato ad un 1 miliardo di €/annui, di cui si stima che il 40%
sia ad appannaggio delle tecnologie cogenerative, il 30% sia destinato ai
bruciatori efficienti e il restante 30% sia suddiviso tra altre soluzioni
marginali.
Per maggiori informazioni, contatta il team di efficiencycloud allo 0236599910 o scrivi a efficiencycloud@icasco.it
6.29.2015
Il mondo del Retail e l’efficienza energetica: vantaggi, interventi e best practice
L’efficienza
energetica nella vendita al dettaglio riveste un’importanza fondamentale sia
per la conseguente riduzione dei consumi, che comporta benefici in termini di risparmio
economico e di emissioni CO2 evitate, sia perché può rappresentare un modello
per i clienti dei punti vendita, stimolando comportamenti virtuosi e
sostenibili.
Con 950.000 punti
vendita (tanto vale il settore in Italia) il retail corrisponde a circa il 28%
degli edifici non residenziali, il 25% dei quali destinato specificatamente al
settore alimentare con un consumo elettrico complessivo pari al 7,5% di quello
nazionale. Analizzando questi dati, si evince la centralità del problema legato
ai costi energetici, in quanto un ampio assortimento di prodotti e di cibi sempre
freschi e un ambiente commerciale accattivante e confortevole incarnano i requisiti
principali per il funzionamento dei moderni esercizi commerciali e ciò
necessita di un forte consumo di energia.
Le
grandi società di distribuzione hanno fatto da aprifila nell’adozione delle
politiche di efficientamento energetico, portando a termine interventi su
edifici pilota che potessero poi essere estesi al resto della rete
distributiva.
Gli
interventi principali hanno riguardato dapprima l’installazione di pannelli
fotovoltaici, sulla scia delle opportunità offerte dai conti energia, e in
seguito azioni destinate alla riduzione delle tre voci di costo principali
della bolletta elettrica: catena del freddo, illuminazione e condizionamento,
che insieme pesano per i due terzi del consumo totale
L’adozione di tecnologie
quali sistemi di illuminazione a led, sistemi di chiusura dei banchi frigo,
pompe di calore e motori elettrici ad alta efficienza con inverter ha, da un
lato, comportato una riduzione fino al 30-35% dei consumi con ritorni degli investimenti
dell’ordine dei 3-4 anni, dall’altro consentito ritorni d’immagine verso la
propria clientela in termini di sostenibilità ambientale, in un’ottica di
rinnovamento dei punti vendita.
Per maggiori informazioni, contatta il team di efficiencycloud allo 0236599910 o scrivi a efficiencycloud@icasco.it
6.15.2015
L’efficienza energetica inizia dalla misura dei propri consumi
La misura dei consumi energetici
è uno dei passi fondamentali nel percorso di realizzazione di una diagnosi
energetica. I dati raccolti da strumenti e dispositivi di misura, oltre a consentire
la corretta applicazione delle indicazioni presenti nei rapporti tecnici e
normativi riguardanti gli audit energetici e i sistemi di gestione, permettono
di costruire un inventario accurato basato su elementi reali e previsti, nonché
di creare indicatori più dettagliati e modelli energetici da confrontare con
valori di benchmark settoriali.
Attraverso l’analisi dei dati di
un misuratore generale dei consumi elettrici si possono facilmente conseguire
risparmi tra il 3% e il 5% a costo zero. Con strumenti dedicati su singoli
impianti o linee di produzione, la percentuale media di risparmio può
raggiungere l’8-12%, valore che dipende dallo stato degli impianti, dal grado
di maturità del sistema di gestione dell’energia e dal settore.
Ad esempio, grazie all'analisi
dei dati di consumo orari, l’applicazione di un sistema di misura in un
edificio adibito a centro di ricerca presso un campus universitario ha
consentito di identificare delle
anomalie causate da una impostazione non corretta dei valori dei set-point del
sistema a flusso di refrigerante variabile (VRF) utilizzato per la
climatizzazione.
Le azioni intraprese hanno portato a una riduzione dei consumi
di 12.600 kW/h al mese, pari a circa 1.764 euro/mese, consentendo un tempo di
rientro dell’investimento inferiore all'anno*.
Il monitoraggio energetico
tradizionale può essere combinato a processi di analisi e modellazione dei
consumi, andando a realizzare, in tal modo, un sistema integrato di
monitoraggio e controllo. Un simile approccio consente numerosi vantaggi: i) un
significativo risparmio energetico ottenibile in tempi rapidi e con impiego di
risorse limitate; ii) l’identificazione e il mantenimento di condizioni
operative che determinano il minimo consumo di energia; iii) un miglior
supporto alle politiche di manutenzione predittiva; iv) la possibilità di
effettuare un’analisi previsionale dei consumi (costi) energetici in base agli
scenari produttivi.
Per concludere, solo attraverso
un sistema integrato di monitoraggio è possibile valutare in maniera corretta e
puntuale le attività implementate per l’efficientamento energetico, in accordo
con quanto affermato ormai più di cent’anni fa dallo scienziato Lord Kelvin,
che sosteneva: “Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla”.
Per articolo completo clicca qui.
Per informazioni, contatta il team di efficiencycloud allo 0236599910 o
scrivi a efficiencycloud@icasco.it
*Si
ringrazia The Energy Audit – start up nell’incubatore MIPU - per i dati
forniti.
6.08.2015
efficiencycloud partecipa al Premio Best Practices per l'innovazione
efficiencycloud partecipa alla IX edizione del Premio Best Practices per l’innovazione organizzato e promosso da Confindustria Salerno.
Per maggiori informazioni, contatta il team
di efficiencycloud al
numero 0236599910 o scrivi a efficiencycloud@icasco.it
5.26.2015
La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente tra detrazioni, incentivi e politiche strutturali
I consumi energetici del settore
civile sono la prima voce nel bilancio energetico nazionale (38% sul totale) e
l’efficienza sul patrimonio edilizio esistente è una misura imprescindibile per
ridurre i consumi di energia. Lo ribadiscono i recenti interventi in merito del Mise,
che ha varato un programma per promuovere le diagnosi energetiche delle
piccole e medie imprese, e del presidente di Confindustria Squinzi,
che in un’intervista al Sole 24 ore ha detto di riporre molte aspettative
nel Fondo nazionale per l'efficienza energetica - 70 milioni di euro
fino al 2020 - sottolineando però che le stime indicano che potrebbe
smobilitare con un effetto leva circa 500 milioni di euro l'anno di fondi
privati.
Le detrazioni fiscali, che
insieme ai Titoli di Efficienza Energetica e al Conto
termico rappresentano gli strumenti con i quali il nostro Paese ha
deciso di giocare la partita dell’efficienza energetica, sono state efficaci,
ma restano intrinsecamente limitate poiché è il beneficiario di tale incentivo
a dover anticipare il capitale necessario all'intervento.
L’adozione di politiche e
strumenti che siano di natura strutturale e non solo economica, come ad
esempio le “agevolazioni di natura urbanistica o i premi di cubatura” per chi
realizza interventi di efficientamento energetico, sono auspicabili per
rilanciare definitivamente l’intero comparto.
Spunti interessanti per
l’implementazione di misure innovative arrivano dal mercato americano. Ad
esempio, attraverso il programma PACE (Property Assessed Clean Energy, che raccoglie
al suo interno una moltitudine di iniziative locali) gli enti locali finanziano
fino al 100%, la riqualificazione energetica degli immobili, siano essi di
proprietà di semplici cittadini, industrie, alberghi o negozi, mediante
l’emissione di bond, ripagati grazie alle somme provenienti da una
maggiorazione delle imposte sugli immobili versate dai proprietari stessi.
Per l'articolo completo, clicca
qui.
Per maggiori informazioni, contatta
il team di efficiencycloud al
numero 0236599910 o scrivi a efficiencycloud@icasco.it
5.13.2015
Efficienza, 2015 anno cruciale per lo sviluppo del mercato
Il 2015 rappresenta un anno
cruciale per lo sviluppo del mercato
dell’efficienza energetica. I primi mesi sono stati caratterizzati da novità importanti, ma anche da alcune ombre che hanno messo gli operatori del
mercato in una posizione attendista. Si attendono, infatti, chiarimenti normativi e azioni da parte
degli operatori finanziari ed assicurativi riguardo al finanziamento degli interventi e alla gestione del rischio a essi connesso.
Alcuni chiarimenti, sebbene non
ufficiali, sono pervenuti dai rappresentanti dell’Enea all'interno dei convegni
di settore. Attraverso i loro interventi e nelle risposte alle numerose domande
del pubblico sono stati evidenziati gli orientamenti delle commissioni tecniche
impegnate sulle linee guida, che si spera vengano pubblicate a breve.
Sempre sul fronte normativo c’è attesa anche per la definizione della figura
di Energy Auditor con la
pubblicazione della norma UNI CEI EN 16247-5. Questo soggetto sarà l’unico
preposto alla redazione delle diagnosi
energetiche insieme alle ESCo ed
agli EGE certificati, a partire da
luglio 2016.
Infine, all'orizzonte si
prospetta anche una revisione del
meccanismo dei Titoli di Efficienza
Energetica, strumento perfettibile, ma che fino ad ora ha ben supportato il
settore favorendo gli interventi soprattutto nel comparto industriale.
Novità anche sul versante finanziamenti. Recentemente
sono stati emanati due bandi per
importi rispettivamente di 120 milioni e di 100 milioni di euro: il primo si
rivolge alle imprese del Sud, il secondo
ai comuni sotto i 5000 abitanti,
ovvero ai soggetti che hanno evidenziato le maggiori difficoltà
nell'implementazione degli interventi di efficienza energetica.
Per articolo completo clicca qui.
Per informazioni, contatta
il team di efficiencycloud allo 0236599910 o
scrivi a efficiencycloud@icasco.it
4.28.2015
Per l’efficienza energetica in arrivo novità finanziarie e assicurative
Per la fine del 2015, a ridosso
della scadenza fissata dal D.lgs 102/14 che istituisce l’obbligo di redazione
di un audit energetico, sono previste diverse novità dal mondo finanziario e assicurativo che riguardano i
temi della bancabilità e
della gestione del rischio,
una revisione del sistema incentivante dei Titoli di Efficienza Energetica e un rafforzamento del ruolo delle ESCo nella duplice
veste di esperti e controparti negli interventi di efficienza energetica. Tutti
strumenti che contribuiranno a sostenere il nostro Paese verso il
raggiungimento degli obiettivi al 2020, favorendo inoltre l’implementazione di
un sistema di produzione e consumo efficiente, sostenibile e più
integrato.
L’obbligo di redazione di un
audit energetico per le grandi aziende e per quelle energivore, secondo la norma
UNI CEI EN 16247:2012, così come previsto dal decreto di recepimento della
direttiva europea (D.lgs 102/14), si pone l’obiettivo di dare slancio al
mercato dell’efficienza energetica. Il provvedimento risulta, tuttavia, ancora poco chiaro in alcuni punti,
paralizzando, di fatto, il mercato sia dal lato della domanda che da quello
dell’offerta. Per superare l’impasse, gli operatori sono in attesa,
entro breve, della pubblicazione delle
linee guida dell’ENEA con i necessari chiarimenti su alcuni aspetti
quali, ad esempio, la definizione dei siti produttivi obbligati, nel caso di
aziende multi-sito, e il sistema sanzionatorio.
Per articolo completo clicca qui.
Per informazioni, contatta
il team di efficiencycloud allo 0236599910 o scrivi a efficiencycloud@icasco.it
4.15.2015
efficiencycloud rassegna stampa: siglato nuovo accordo per un valore di 300.000 €
La scorsa settimana è
stato siglato un nuovo accordo relativo alla cessione di titolarità di 3
progetti standard TEE tra due partecipanti al portale efficiencycloud che
si sono incontrati e conosciuti al suo interno. L’accordo è stato siglato
tra Menowatt Ge e E.S.A. Holding, due tra i nomi
più conosciuti all’interno del panorama delle E.S.Co private italiane.
Menowatt Ge è una
società con sede a Grottammare (AP), che si occupa di soluzioni e servizi per
il risparmio energetico nella pubblica Illuminazione. Le sue soluzioni a LED
Dibiwatt sono già state installate in oltre 400 Comuni italiani e la società
continua a crescere grazie al modello di business e alla visione
dell’efficienza energetica del suo Amministratore Delegato, Adriano Maroni.
E.S.A. Holding, con
sede a Mathi (To), è una società attiva da diversi anni nel mercato dei Certificati
Bianchi prima come EcoEnergy Solutions e poi come E.S.A. Holding, una delle
prime E.S.Co italiane ad operare sul mercato. Grazie al dinamismo del suo
Amministratore Delegato, Elia Guglielmetti, la società ha sperimentato un
rapido sviluppo. L’esperienza maturata nel tempo fa di E.S.A. Holding il
partner ideale per guidare ed assistere le aziende nell’ottenimento dei TEE e
nella realizzazione di progetti di efficienza energetica.
Per il comunicato completo clicca qui
Le seguenti testate hanno ripreso il nostro
comunicato:
Per maggiori informazioni, contatta il team di efficiencycloud al numero 0236599910 o scrivete a efficiencycloud@icasco.it
|
Iscriviti a:
Post (Atom)